Montottone li 12? Agosto
Non volevo altro per riconoscere bene anche Voi.
Dopo che nello scorso Maggio mi negaste di trattenervi meco, la   negativa data di venire qua ora costituisce la seconda pessima figura   che ricevo da Voi. Mi lusingavo che differiste dal funesto naturale   dell’altra sorella, ma il destino vuole che siate tutte simili e del   tutto indegne delle considerazioni e dell’amore d’un fratello. Ebbene   proscrivo anche voi dal cuor mio, e da questo punto imaginate di non   avermi mai conosciuto.
Voi bramate, come io comprendo benissimo, di essere diretta dai falsi   consigli del cervello torbito e orgoglioso di Vittoria: ne sentirete   dunque la pena insieme con quell’ingrata, ed indegna. Che potevo   chiedervi di meno, che di darmi un sollievo colla vostra presenza? Il   cor vostro non è fatto per conpassionarmi.
Godete di vedermi spasimare fra le spine dei disgusti. Invero lontano   dai domestci il mio conforto, anzi il più salutare sollievo sarà per  me  quello di dimenticarli tutti, e Voi più che gli altri, Cessate  dunque  di chiamarmi col nome mentito di fratello perché io dalla prove  conosco  chi merita di conoscermi tale. Questo è il mio inalterabile  sentimento:  se volete che io mi muti, mutatevi ancor Voi, e questo può  succedere  solamente venendo qua subito, come vi avevo fatto dire da  vostro Marito.
Vi attendo fra giorni, passati i quali senza vedervi sarà deciso il   decreto della vostra dimenticanza, e fuorditempo ve ne pentirete senza   profitto, Pensateci bene.
Altro non vi dico. Addio.
Pio
 
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